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PASTICCIO PdR

4.3.07

Riconquistiamo il nostro regno


Come lui, Sua Maestà il Lupo che ha riconquistato il suo di regno.
E’ stata perseguitato con ogni mezzo, nel dopoguerra era quasi scomparso ma il leggendario
predatore non si è mai arreso facilmente. E così è tornato nei nostri boschi. A ululare alla luna.
La sopravvivenza in un ambiente severo come quello delle nostre montagne si ottiene con continue
interazioni, che portano a un accordo perfetto tra i componenti del branco.
Il grido del lupo ha parecchie funzioni, la principale delle quali è segnalare il possesso di un territorio da parte di una famiglia. Se ci sono branchi vicini, gli ululati, vengono modulati, in questo modo è più difficile per i branchi nemici, giudicare quanti siano i componenti del gruppo.
Un consiglio per i nostri amici amanti del Trekking, le orme del lupo sono molto simili a quelle di un grosso cane,
di solito però il lupo lascia impronte più allungate di quelle di un cane e, siccome vive in branco, le orme non sono quasi mai sole. Se le vedete, guardatevi attorno: siete senz’altro immersi nella natura più selvaggia.
Il miglior amico altrimenti, è, l’intramontabile pastore abruzzese, un gigante bianco come la neve che non ci pensa due volte ad assalire i lupi. Anche perché a questi cani piace stare in branco, proprio come i lupi.
E noi abitanti di queste montagne? forse noi siamo in via di estinzione e da tantissimo tempo anche……
E quei pochi rimasti, forse siamo andati in letargo?
Non lui Sua Maestà il Lupo.


De Santis la minoranza

2 commenti:

PJ ha detto...

Caro De Santis
Dopo le “pecore” del tratturo ed “il godimento promiscuo della terra”, tiri fuori il “Lupo”.
Il tuo disegno segue se stesso;
per questo, a mio avviso,
sei l’unico vero poeta del gruppo.

Anonimo ha detto...

mi ricordi un nostro paesano......
PIKE