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PASTICCIO PdR

23.9.08

COSA SI INVENTA PER VENDERE UN LIBRO...

.. sul centro di oggi c'è un articolo su peltuinum!!

L'articolo come anche nelle locandina parla delle attrezzature da sci che avrebbero indossato i vestini

si ma dove si parla degli scavi di peltuinum?

Da nessuna parte, visto che i ritrovamenti non sono stati fatti adesso e soprattutto non a peltuinum!

L'articolo è stato fatto ad arte per sponsorizzare il libro...

Nel bene o nel male purchè se ne parli!!!

4 commenti:

PJ ha detto...

Caro Zio
Mi è onestamente difficile comprendere a pieno la tua malcelata contrarietà a questo libro. In un certo modo la vicenda di questa pubblicazione mi ricorda quella della Madonna collocata dietro la parrocchiale di S.Nicola: tutti avanzavamo perplessità sull’operazione ma l’oggetto del contendere ci obbligava a soprassedere. Ecco, forse anche un libro merita extraterritorialità e rispetto come fatto culturale a prescindere. Riguardo i contenuti, da un primo sguardo sommario, concordo sul fatto che, pur essendo un opera dedicata alla città di Peltuinum, in rapporto alla mole ed alle conoscenze pregresse, poco aggiunge. Ma se si escludono le campagne di scavo condotte ormai annualmente dall’Uni Roma e concentrate oggi sul solo teatro, di fatti nuovi da raccontare non ve ne erano. Quindi è culturalmente giusto cercare di fare luce raccontando le notevoli recenti scoperte fatte altrove sui Vestini (ramponi e bastoncini da sci compresi); perché Vestini=Peltuinum. A mio parere, alcuni atteggiamenti tipici del nostro paese che vogliono l’opposizione sempre “contro” versione "carogna", come priva di capacità di discernere, appartengono al passato; con orgoglio lo dico, se c’è una cosa che noi possiamo rivendicare è questa. Mai da quando siamo entrati in Comune abbiamo assunto condotte e posizioni di irragionevole contrarietà a tutto. Taluni per questo ci hanno bollato come rammolliti ed incapaci; certo, incapaci di essere ciechi.

SALUTIAMOCI

ZIO ADOLFO ha detto...

Al di la del fatto che la mia era solo una indignazione "giornalistica" ( fatta apposta oppure no) e, alimentata anche dal fatto che sul TEMPO nazionale di Venerdì scorso che, riguardo a Del Turco parlava non di "malasanità" o di "tangentopoli" ma di "ABRUZZOPOLI", volevo solo porre l'accento sulle notizie non notizie e sulle semplificazioni giornalistiche.
Ti sbagli caro PJ, non sono contro il libro anzi sono sempre a favore alla conoscenza e allo sviluppo culturale del nostro territorio.
C'e' comunque qualche cosa di oscuro e, come pubblicavo in http://sciplinati.blogspot.com/2008/01/la-chimera.html già nel gennaio, dopo tanto è parlare, il libro era dall'editore Colacchi, che mi confidava che non lo poteva vendere "ufficialmente" ma se lo volevo me lo avrebbe procurato!
Perché l'editore del libro non poteva venderlo?
Mi chiedo cosa sia successo in questi mesi perché un investimento di tale portata sia stato rimandato così tanto?
Come mai nessuna spiegazione?
Alla fine quanto è costato il volume alle casse dei pratolani? 30.000 o 60.000 euro?
Chi ha pagato canti e balli e autobus in onore dei Campi aperti?

Vedi caro PJ, il nostro Podest.' Sindaco ha in realtà tante buone iniziative, che potrebbe svolgere alla luce del sole, cercando consensi, senza fare dispettucci alle persone che gli stanno antipatiche o che stanno zitte e, non ti parlo necessariamente di avversari politici.
Senza ripicche e rancori (atteggiamento questo sì che prettamente pratolano), senza cercare di spostare sempre la pietra del confine di un solo millimetro, solo per il gusto di dar fastidio.
Chi dice: “… è fatto così, cosa ci vogliamo fare …” , io rispondo che qualche cosa si può fare.
Ricordati che in un qualsiasi palazzo di Roma o di Milano abitano più persone di quelle che sono nel nostro comune. E lì per tutta quella gente c’è un solo amministratore di condominio! Noi abbiamo in più un enorme "giardino" che va pure amministrato!
Meticoloso e attento per ciò che interessa, il nostro Sindaco, e assolutamente distratto alle richieste altrui.
Per esempio, il rifugio Ceraso rimesso al lucido (dal comune?) presenta ancora centinaia e centinaia di metri di pericolosissimo filo spinato residuo di concessione passata e terminata da anni.
E se qualche persona si ferisse su questo filo arrugginito, chi pagherebbe i danni?
Comunque se ne sai di più.. o più lunga…
Adios…

PJ ha detto...

Non ne so molto Caro Zio.
Ho una mia idea però: come già detto altrove, credo che l’attesa tra pubblicazione e presentazione sia stata semplicemente organizzativa. Sconveniente vendere un libro prima che questo venga presentato ufficialmente. Sconveniente in particolare per la kermesse che si voleva fare. Ovviamente stiamo parlando di formalismi. Di strano ci vedo poco, rientra nella prassi auto celebrativa di certe operazioni; a questo aggiungo che il nostro Sindaco intrattiene stretti rapporti con il D’Ercole, allo stato attuale delle Soprintendenze, questo vuol dire sovvenzionarle. In cambio forse avremo un Museo e poco altro. Sul costo dell’operazione a carico del Comune, io sapevo 30000 euri a cui evidentemente vanno aggiunti quelli per la kermesse.
Calzante il quadretto del palazzo con amministratore unico; è da tempo che invitiamo i paesani a spersonalizzare la situazione politica locale, anteponendo interessi collettivi e capacità d’azione ai rapporti personali. Siamo drammaticamente pochi, il giardino è si vasto, non possiamo perderci in dispute millimetriche, in antipatie astrali.
Purtroppo, come spesso ci ricorda il Cangini, questo paese si è comodamente arreso.

SALUTI

Anonimo ha detto...

Onore a Di Marco, D'Ercole e a chi fa qualcosa per Prata, non a chi ha l'attitudine ostinata a criticare qualsiasi cosa! Salus rei publicae summa lex esto..diceva qualcuno, ma a quanto pare la causa comune interessa a pochi