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PASTICCIO PdR

13.5.09

Sisma, contributo del Governo al 100% per la prima casa

Copertura totale per le spese di ricostruzione e riparazione
per la prima casa o per l'acquisto di nuove abitazioni
sostitutive di qualla principale distrutta, danneggiata o
dichiarata inagibile a seguito del sisma in Abruzzo.
È quanto prevede uno degli emendamenti del governo
al decreto legge per il terremoto in Abruzzo depositato
in commissione Ambiente del Senato. Il contributo «è
determinato in ogni caso in modo tale - si legge nel testo -
da coprire integralmente le spese occorrenti per la
riparazione, la ricostruzione o l'acquisto di un alloggio
equivalente». Mutui: lo Stato subentra fino a 150mila euro.
Lo Stato, poi, potrà subentrare nei mutui delle persone
che hanno subito danni dal terremoto, qualora dovessero
richiederlo, per un importo massimo di 150mila euro.
Lo stabilisce un altro emendamento presentato dal Governo.
«Ferma l'integrale spettanza del contributo diretto o del
credito di imposta previsti dal presente articolo, lo Stato, a
domanda del soggetto debitore non moroso, subentra
- si legge nel testo dell'emendamento depositato alla
Commissione Territorio del Senato - per un importo
non superiore a 150.000 euro nel debito derivante da
finanziamenti preesistenti garantiti da immobili adibiti
ad abitazione principale distrutti, con la contestuale
cessione alla Fintecna, ovvero alla società controllata e
da essa indicata, dei diritti di proprietà sui predetti
immobili». Arriva una task force per gli interventi
su immobili pubblici. Via libera a una task force per
gli interventi urgenti per il ripristino degli immobili
ubblici danneggiati dal sisma del 6 aprile scorso.
Lo prevede un emendamento del governo al decreto l
egge Abruzzo. Il commissario delegato (quindi il
presidente della regione) si «avvale - si legge nel testo
- di una struttura tecnico-amministrativa, di cui fanno
parte cinque esperti da lui designati nonchè personale
in numero di venti unità, appartenente a amministrazioni
pubbliche o a imprese a partecipazione pubblica con
il consenso delle stesse e oneri a loro carico». Si allunga
poi l'elenco delle strutture per le quali il governo predispone
interventi urgenti: rientrano nel piano le «infrastrutture
del servizio idrico» e «l'accademia internazionale per le
arti e le scienza dell'immagine di L'Aquilà».Compensazioni
al mancato G-8 in Sardegna con risorse locali.
Le ordinanze messe a punto in precedenza dal governo
«continuano a applicarsi per assicurare il completamento
delle opere in corso di realizzazione e programmate nella
regione Sardegna, nonchè di quelle ivi da programmare,
con risorse della Regione Sardegna e degli enti locali».
Si tratta, spiega l'emendamento del governo, di misure
«a titolo compensativo degli effetti derivanti dalla
diversa localizzazione del vertice del G-8 e gli
interventi occorrenti all'organizzazione del predetto
vertice nella città di L'Aquila».Spunta anche la
digitalizzazione della giustizia. Tra gli emendamenti
del governo uno riguarda «misure urgenti per la
digitalizzazione della giustizia». Le norme prevedono
che con uno o più decreti del ministero della giustizia,
d'intesa con il ministro per la pubblica amministrazione
e l'innovazione, sentito il centro nazionale per l'infomatica
nella pa e il garante per la protezione dei dati personali,
verranno individuate le regole tecniche per l'adozione
nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione. L'emendamento
stabilisce che le vigenti regole tecniche del processo civile
telematico continuano ad applicarsi fino all'adozione dei
decreti ministeriali.Sospensione dei processi fino al 31 luglio.
Sospensione, fino al 31 luglio 2009, oltre che dei processi
civili e amministrativi anche di quelli di competenza di ogni
altra giurisdizione speciale. Uno degli emendamenti del
governo precisa che «é fatta salva la facoltà dei soggetti
interessati di rinunciare espressamente al rinvio».I sindaci
saranno responsabili della ricostruzione. I sindaci saranno
responsabili della ricostruzione dei centri storici, dovranno
predisporre piani di ricostruzione assicurando la ripresa..
Lo prevede un altro emendamento del Governo. «I sindaci
dei comuni terremotati – recita l'emendamento dell'Esecutivo
- predispongono, d'intesa con il presidente della regione
Abruzzo, sentito il presidente della provincia nelle materie
di sua competenza, piani di ricostruzione del centro storico
delle città definendo le linee di indirizzo strategico per
assicurarne la ripresa socio-economica e la riqualificazione
dell'abitato, nonché per facilitare il rientro delle popolazioni
sfollate nelle abitazioni danneggiate dagli eventi sismici
del 6 aprile 2009». (N.Co.)

AREE INDIVIDUATE PER MODULI ABITATVI
Il commissario delegato alla ricostruzione, Guido Bertolaso,
ha firmato il decreto che individua le aree per la realizzazione
dei moduli abitativi «per una durevole utilizzazione» e delle
opere di urbanizzazione necessarie. Si tratta di una ventina
di località del comune dell'Aquila: Sant'Antonio,
Cese di Preturo, Pagliare di Sassa, San Giacomo, Tempera 1,
Bazzano, Sant'Elia 1, Sant'Elia 2, Paganica Sud, Roio Piano,
Coppito Nord, Sassa-Zona Polivalente NSI, Paganica Nord,
Monticchio, Pianola, Collebrincioni, Assergi, Paganica sud 2,
Camarda e Arischia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve,
vorrei sapere se il nostro sindaco ha individuato le aree per i nuclei abitativi. Sapete come intende muoversi?

Anonimo ha detto...

Se non lo sanno i suoi ascari chi altri possono saperlo? L'urna è sovrana è ognuno ha ciò che si merita! Peccato che per la < stronzaggine> di alcuni debbano pagare poi tutti! Meditate gente , meditate..

De Santis ha detto...

Al giorno di oggi, non sono state individuate aree per i moduli..

PJ ha detto...

Per il primo commento (questo in vero cortese) la risposta, oltre ad averla data il De Santis, era già contenuta nel decreto d'individuazione delle aree (http://www.protezionecivile.it/cms/attach/copy_0_decreto_n6_11mag09.pdf ). Prata nell'elenco non c'è; come non ci sono gli altri piccoli Comuni colpiti. Bisogna inoltre chiarire che non è il Sindaco che ha individuato quelle aree, ma il Commissario Delegato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Allo stato attuale il PIANO C.A.S.E. , (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili), riguarda quindi solo l'Aquila. Cosa ne sarà allora degli sfollati paesani senza casa? A quest'altra domanda, per quanto ne so io, si darà risposta “diversa” nel momento in cui se ne conoscerà l'esatto numero; cioè al termine delle verifiche di agibilità.

Al secondo commento invece (questo allusivo e scortese ) mi verrebbe di non rispondere come ho sempre fatto agli altri dello stesso genere; ma 2 cose voglio dirtele caro/a paesano/a. Il risultato delle ultime votazioni non ha visto solo “alcuni” elettori premiare l'attuale amministrazione ma bensì una maggioranza schiacciante. Sarai mica l'unica persona seria di un paese di stronzi? Poi in questo posto non ci sono soldati del Di Marco, anzi in qualità di primo obiettore di coscienza di questo paese, io di divise non ne ho mai indossate.
Sembra ormai diventata consuetudine; “anonimi pensatori paesani” usano gli Sciiplinati per vomitare acidità ed offese a piacere, senza misura e senso dell'opportuno. Fin'ora nessuno di noi amministratori ha pensato di editare i commenti ma, se la tendenza perdura, come succede in molti altri posti come questo, sarà il caso d'introdurre la registrazione obbligatoria per chiunque voglia lasciarne. Eviteremmo cosi la censura responsabilizzando chiunque voglia interagire.