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PASTICCIO PdR

18.6.09

7FONTI: cambio di gestione con vizio

Tra le tante novità di questo travagliato periodo c'è anche quella che vede il buon Lino (Borgo dei Fumari) assumere la gestione del bar/ristorante 7Fonti. Non sono il solo ad accogliere positivamente la svolta, in molti riconosciamo a Lino capacità ed entusiasmo necessari per far crescere il posto in questione. Il problema semmai è un altro. Potrebbe sembrare un ossessione, ma ancora una volta trattasi di un problema di “amministrazione comunale”.
Per la seconda volta infatti, 7Fonti cambia gestione in forma di sub affitto; il locatario ufficiale resta Simona, cosi come avvenuto quando lei stessa subentrò a Gianna.
Ora, lasciando da parte le questioni prettamente giuridiche sulla legalità dell'operazione, mi sembra più interessante riflettere in generale sulla mancanza di progettualità che limita lo sviluppo di un posto ritenuto da tutti economicamente “interessantissimo”.
Se il Comune in sede di stipula del contratto si limita ancora alla forma semplice d'affitto, 7Fonti crescerà lento come un pioppo. All'affitto, un Comune dotato di un minimo di visione, dovrebbe preferire una convenzione basata su un progetto di sviluppo; ad un contrattuccio di 5 anni con affidamento totalmente arbitrario, un Comune serio dovrebbe preferire una bando pubblico per scegliere tra i tanti il progetto più conveniente; può un imprenditore serio investire in quel posto in queste condizioni? 7Fonti non è solo il bar/ristorante; c'è un camping, un campo di calcio (semmai si finirà), c'è un area naturalistica vasta quanto Prata.
Ma a guardarla bene Prata, è un posto dalle risorse ingenti;
misera è solo la nostra capacità di comprensione.

5 commenti:

P.Cangini ha detto...

Ma si può mettere per iscritto, magari sul blog, quali sono i criteri di assegnazione dello chalet?
E' una struttura comunale che viene data in gestione quindi dovrebbe essere indetto un bando pubblico con articoli chiari che determinano il diritto o meno alla propria partecipazione, credo...
L'unica cosa che si è sempre saputa è che il locatario deve essere residente, il resto è sconosciuto e accompagnato da voci inquietanti(mi sa, mi pare etc..) come quella che attribuirebbe al sindaco la discrezionalità della cosa.... Personalmente ho l'impressione che, come su tante altre questioni inerenti il nostro comune, ci sia la volontà di nascondere di non voler fare le cose alla luce del sole per avere modo di indirizzarla a proprio uso e consumo. Una sorta di favoreggiamento al clientelismo.

PJ ha detto...

Caro Cangini
la tua impressione è la mia: sembra una questione privata, funzionale ad estendere la rete clientelare.
proporrei alla nostra minoranza silenziosa di procedere con apposita interrogazione al prossimo consiglio.

Anonimo ha detto...

IN UN PAESE CON IL BAR AGIBILE... CHE HA IL TETTO PERICOLANTE, UN'ATTIVITA' CHE C'E' E CHE NON E' A RISCHIO, COSA VUOI CHE SONO DUE O TRE IRREGOLARITA'...A PRATA?

PJ ha detto...

Invito tutti i paesani a non usare l'anonimato per dire cose altrimenti taciute. Tanto più che l'anonimato in questo posto è il segreto di pulcinella....
Se vi riesce,
dimostrate il coraggio dei vostri pensieri, cosi come abbiamo fatto noi fondatori, uscendo allo scoperto e assumendoci la piena responsabilità di quello che qui succede.

Anonimo ha detto...

la questione e' in parte presto risolta:quando l'attivita' passo'da gianna a simona, quest'ultima ha acquistato le attrezzature e rimborsato i lavori di restauro effettuati personalmente da gianna,cosa che avrebbe dovuto fare il comune prima di rimetterlo al bando.ma si sa,il comune prima di cacciare soldi preferisce tappare gli occhi...