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PASTICCIO PdR

24.6.09

Approvazione Definitiva per il Decreto Abruzzo

Approvato ieri definitivamente il D.L. Abruzzo. Il testo, blindato dalla maggioranza, è uscito dalla Camera dei Deputati cosi come vi era entrato, senza modifiche sostanziali. Per adesso lo trovate qui.
L'opposizione compatta ha votato contro.
Pensierino (a pensar male è peccato ma....):
una volta quelli dell'altra parte predicavano la redistribuzione del reddito, ora che in questo paese non ci sono più, i suoi orfani, ossessionati e con vero volto, pensavano di redistribuire i soldi del terremoto; anche ai non residenti; anche ai pluri possidenti. Per essere una redistribuzione mi sembra un tantinello iniqua. Una novità c'è, ed è buona:
fissata la scadenza per la Pezzopane. Le elezioni amministrative si terranno in una data compresa tra il 1° novembre e il 15 dicembre 2009.

7 commenti:

De Santis ha detto...

Quindi stai dicendo che è giusto
non finanziare le seconde case
ai non residenti.
Ma le tasse allo stato questi signori le hanno pagate? oneri
per la costruzione, ici seconda casa ecc ecc.? Ti faccio un esempio: chi ha ricevuto
in donazione la casa dal nonno o dal padre (il quale si è fatto un buco della m…..a, emigrando anche in america se vogliamo per realizzare il sogno di una
vita) ma non ha la residenza in quel comune colpito dal sisma, non ha la possibilità di risistemarla. Giusto no?
E se questa è posizionata in maniera tale da creare problemi alla casa di Tizio la quale è prima casa? Che si fa? Quanti problemi di questo e altro tipo ci
sono caro PJ…
A questo punto mi viene da pensare che L’Aquila e i paesi intorno, possano avere grosse grossissime difficoltà nella ricostruzione.
Queste case le abbattiamo? Le lasciamo così? Oppure vengono una o più grosse società che
comprano queste case a quattro soldi le ristrutturano e le rivendono ad un altro prezzo chiaramente… e come si chiama questo modo di operare? Speculazione?
nel calcio si dice plusvalenze…. I grandi possidenti non hanno bisogno dei finanziamenti dello stato se vogliono, sai quante seconde terze e quarte case possono fare? Chi ci rimette è sempre il solito. In conclusione, non è da stare tanto allegri co sto governo. Per carità l’opposizione manco esiste e manco viene pensata.
Maa… se non l’hai capito, So uccelli senza zucchero..
CAZZI AMARI

PJ ha detto...

L'unico motivo per transigere sui non residenti sarebbe appunto quello di risolvere i problemi dei corpi unici nei centri storici; ma invito a riflettere perché questo ragionamento è comunque discriminatorio; si finanziano le case di tutti nei centri storici, e quelle fuori? Se mio nonno pur lavorando fino a spaccarsi la schiena la casa era riuscito a costruirsela solo fuori le mura? Niente. Aggiungo che i non residenti sono in certo modo la rovina dell'Abruzzo; una terra vessata da emigrazioni ininterrotte e ridotta ad un rudere dall'abbandono degli abruzzesi stessi; dobbiamo forse ricostruire le case per le vacanze a chi ci lascia soli per il resto dell'anno? Suvvia....parliamo serio.
Ogni legge è esplicativa di un principio. Come tale mal si adatta alle mille sfaccettature del reale. Spesso una buona legge in casi particolari può sembrare sbagliata, pur restando validi i principi che l'hanno originata. Incontestabili sono quelli scelti dal Governo per L'Aquila; residenza nel cratere e prima casa 100%. Sarebbe stato scandaloso il contrario; una indiscriminata concessione di soldi a tutti, specie in un periodo di vacche assai magre.
Se uno ha la fortuna di avere due o più case è del tutto logico che alla sua ricostruzione partecipi in proporzione al reddito. Cosi finirà. E si sapeva dall'inizio. Perché è assai facile che costui non sia figlio di minatori emigrati all'estero ma casomai di notabili ricconi. Se fossi in voi mi preoccuperei del contrario; se un giorno lo Stato prendesse a sostenere non più solo i bisognosi ma anche i ricchi. E qualcuno questo voleva.
Si sta facendo un gran casino; si accusa il Governo; io sono orgoglioso di come l'Italia si sta comportando e temo solo l'abbandono della regia da parte dello Stato per riconsegnarla a quella banda di minorati che sono i nostri amministratori locali.
Loro si, pericolosi.

Anonimo ha detto...

Allora aboliamo i finanziamenti per la prima casa ai ricchi e lasciamo prure che le seconde case non finanziate crollino sulle nostre prime case. Rendiamo ancora grazie al presidente del Milan e agli illusi che ancora hanno fiducia nelle sue promesse. Meglio comunque il potere centrale che i nostri meschini amministratori.

Anonimo ha detto...

Le seconde case non piovono dal cielo e non vengono grazie alla fortuna.Sono frutto di sacrifici e lavoro duro partendo da niente invece che di ore passate al bar a bere.Non essere residente non vuol dire essere meno legato al proprio paese anzi...spesso chi vi è rimasto è solo perchè ha avuto la fortuna di trovarsi il piatto messo senza alcuno sforzo e non se ne rende conto ma anzi disprezza il paese in cui vive e sogna di andare a L'Aquila!! Il fatto di stare lontano non vuol dire che si stia meglio...in questa situazione soffre molto di più una persona non residente che non ha più la possibilità di tornare in quella che voi considerate seconda casa (solo sulla carta) piuttosto che chi ha la prima casa agibile ed è rientrato come se niente fosse sucesso!

PJ ha detto...

Signori
le vostre sono considerazioni comprensibili, persino quella provocatoria del primo anonimo nella parte in cui avanza la proposta di escludere dai finanziamenti chi non ne ha bisogno.
Ma cerchiamo di mettere da parte le situazioni personali e ragioniamo;
le eccezioni nell'accesso ai fondi sono inevitabili, insensato pensare che saremmo usciti dal terremoto, tutti, con il ristoro totale; insensato pensare che lo Stato potesse per intero accollarsi l'onere della sventura. Vedere aquilani in piazza agitando cartelli con su scritto L'AQUILA 100% è il delirio dell'utopia. Pretenderlo è onirico. Su questo bisogna convenire, il resto viene da se.
Se non posso finanziare per intero i danni subiti devo capire come impiegare al meglio le risorse disponibili. Ecco che le priorità si delineano da sole: prima casa e residenza nel cratere. Anche la ricostruzione vivrà di fasi successive ed i fondi saranno disponibili fino al 2032. E' sensato pensare che esaurita l'emergenza si possano destinare soldi anche alle categorie escluse, ma costoro adesso dovrebbero in coscienza mettersi da parte e invece di intorbidire l'aria già rarefatta aiutare chi non ha UNA casa a dotarsi di un tetto prima dell'inverno.

"l'aiutante veloce" ha detto...

W il secondo anonimo!!
W il COMPAGNO Pj!!!
Finalmente hai svelato la tua vera vocazione politica!!!
Ci vediamo domani, anche se non abito a Prata!!
Saluti a tutti.

PJ ha detto...

come no.
sbagli nome e posto caro Aiutante latitante.
se cerchi quelli lì, vai sul ilcapoluogo.it.
oppure, se ci credi davvero, oggi a L'Aquila c'è la manifestazione per il 100% per tutti.
vai pure Aiutante....lì è pieno di anonimi soviet.