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PASTICCIO PdR

26.6.09

Programma Feste Patronali 2009

9 commenti:

PJ ha detto...

Io mica lo sapevo che adesso la Piazza ha pure un nome: PIAZZA DELLA MEMORIA. complimenti!!!

ZIO ADOLFO ha detto...

Si, la memoria della peschiera

PJ ha detto...

Ero contento per la sobrietà di queste feste patronali 2009.
Il terremoto elimina ciò che non sta in piedi, restituendo le feste all'esclusività religiosa. Pensavo. Illuso. Anche leggendo il programma, mai avrei pensato di assistere alla auto celebrazione di un partito (il PD) in Piazza, col pretesto di onorare morti passati e presenti e l'opera dei soccorritori. Happening stile Di Marco, format consolidato, invitati sempre gli stessi (sen.Marini e figurine della Pezzopane), vestito della festa, telecamere, flash, banda, zafferano, applausi.
Il potere da sempre celebra se stesso. Autoreferenza, lievitazione innaturale, parole in sequenza.
Forse mi sbaglio, ma nel volto dei Vigili del Fuoco presenti, io ho visto imbarazzo più che gratificazione; comunque l'esatto contrario della comunione di spirito.
Loro meritano invero, e varrà più di ogni pergamena, lo sguardo riconoscente di ognuno di noi.
Allora perché?
Perché il presidente emerito del Senato Franco Marini? Colui che fu la seconda carica dello Stato e adesso è solo emerito, paesano come noi, ma che per la sua terra si è speso meno di niente.
Perché avete costretto S.Paolo ad assistere a questo teatrino?
Perché l'Amministrazione Comunale ha voluto distorcere una festa religiosa?
Perché questo Comitato ha permesso una simile appropriazione?
Da quando il Sindaco scrive anche i programmi delle Feste?

Più ci penso, e non capisco. Forse perché poco più di Prata è rimasta al partito. Forse perché questi signori imbellettati in astinenza di applausi e considerazione ne avevano bisogno.
E per loro l'hanno fatta.

Quanto mi piacerebbe avere un Sindaco incapace di parlare davanti ad una telecamera accesa, scevro di fronzoli, riluttante alla fascia, informale, premuroso, paterno.
Di parole poche, che anche se le giri, si capiscono.

ZIO ADOLFO ha detto...

Grande pj,
ho quasi le lacrime negli occhi, non so se per come hai bene rappresentato la giornata di oggi o per quello che effettivamente è accaduto, volevo solo sottolineare come il meraviglioso teatrino del puparo Di Marco questa volta è stato anche superiore alle attese, visto che la gastronomia ha messo a parte anche i santi che non solo hanno assistito al consumo di abbondanti libagioni ma non sono stati ricondotti neanche in chiesa!
E quale mesta processione li accompagnera domani o dopo domani su di un rimorchio di trattore, o furgone?
Dove sarà allora il Prete ascetico,Il Sindaco puparo, il presidente emerito, e tutto il carrozzone?
Io nel mio piccolo, cari santi protettori di Prata mi scuso per loro, quelli del carrozzone dico, popolazione di Prata perchè DAVVERO, DAVVERO... NON SANNO QUELLO CHE FANNO!!!

Ettore ha detto...

Dite che lo hanno applaudito no?
E' questo quello che vuole la popolazione, l'apparenza... poi se
sotto il vestito è niente, chi se ne accorge.
Io non ho mai creduto che ci potesse essere una persona tale, da riuscire a tenere al guinzaglio un'intera popolazione.
Non so se dirgli BRAVO... o limitarmi ad osservare la pochezza dei miei compaesani.
MMA..............................

Anonimo ha detto...

Più che una festa patronale a me è sembrata l'inaugurazione del monumento ai caduti-bis, con i soliti pupazzi a dirigere l'orchestra. Ormai a prata si fa solo quello che il sindaco dice e GUAI a fare il contrario.

Anonimo ha detto...

purtroppo chi si ribella al potere dittatoriale stabilito dal sindaco incappa in spiacevoli conseguenze.si viene privati della possibilita'di dialogo con la massima autorita'pratese(in quanto ia medesima si rifiuta sottaendosi a quei doveri che la carica che ricopre gli impone),esclusi da eventuali aiuti che spettano di legge,RICATTATI sulla possibilita' di "allungare i tempi di ristrutturazione"delle abitazioni a di essere declassati agli ultimi posti degli aventi diritto a un allogio in un abitazione privata o popolare e molte altre sulle quali x il momento preferisco sorvolare.per non parlare dello scempio delle feste patronali,cui oltre lo scandalo di essere passate in mano al sindaco ha portato la chiusura(nel giorno in cui si svolgevano)della mensa del campo,ai cui residenti e' stato detto"arrangiatevi"salvo cambiare versione successivamente giustificando la chiusura con un invito a pertacipare all'evento(che pero'no e' mai arrivato).chiedo scusa se alcuni concetti risultano poco chiari,ma la rabbia e'tanta e non permette molta lucidita'.per quanto si voglia tener conto delle innumerevoli pressioni cui il sindaco e' sottoposto,non mi sento di giustificare la totale incuria che dimostra nei confronti del paese e dei suoi abitanti,se l'unica cosa che conta per lui e' apparire sui giornali e in tv,allora ha sbagliato mestiere,doveva fare la velina.

Anonimo ha detto...

scusate,ma perche'la maggior parte degli autori si firma in forma anonima?se non avete il coraggio di uscire allo scoperto,come potete chiedere a noi di farlo?io sono con voi,questo blog era necessario,ma ci vuole coerenza.

P.Cangini ha detto...

Quando in campagna elettorale andavi in giro a procacciare voti questa domanda non te la sei posta? Chi va in consiglio sceglie, senza costrizione alcuna, di metterci la faccia...
Restare nell'anonimato è sbagliato, sempre, per il solo fatto di non volersi assumere la responsabilità di quello che si dice ma un amministratore, qualsiasi sia l'incarico che ricopre, non solo dovrebbe accettare le critiche, ma anche prenderle in seria considerazione se queste provengono da gran parte della popolazione.
Un Sindaco attento, in una situazione particolare come la nostra, tiene informata la popolazione stando veramente vicino a chi ne ha bisogno e non perde tempo (con la scusa della consegna di una targa di riconoscimento ai vigili del fuoco) ad organizzare la solita festa in onore dei soliti politici (bolliti) del suo schieramento.
Spero che qualcuno inizi dopo questa esperienza ad aprire gli occhi anche se i primi, nell'interesse della comunità, dovreste essere proprio voi...