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PASTICCIO PdR

7.8.11

PIANO DI RICOSTRUZIONE PER PRATA

Sull' albo pretorio del comune è stato pubblicato il bando per il piano di ricostruzione di prata e castel camponeschi e quello per tussio e san nicandro...
Con la consueta solerzia il nostro caro sindaco si è deciso a presentare dopo solo due anni il primo atto concreto e assolutamente inutile in direzione della ricostruzione post sisma. A mio avviso questo comporterà uno spostamento di almeno due anni affinché possano iniziare i lavori nel centro storico ovvero tutto il paese di prata tussio e san nicandro! Senza considerare che prata non ha bisogno di intenti urbanistico per problemi di traffico, salubrità o altro. La case vanno ricostruite o riparate come erano dove erano solo con i dovuti accorgimenti antisismici. Quest'altra manovra come sempre esattamente al contrario di come dovrebbe essere fatto! In altri comuni come san pio, caporciano già da tempo hanno messo le mani sul centro storico senza inutili fasi preparatorie 'carte', mappe... Ma pare che il sindaco non sente neanche la sveglia del TAR che lo invita a muoversi! Spero che qualche compaesano inizi a rendersi conto dello stato del paese e della condizione della vita paesana al giogo di un'amministrazione monocratica che non fa gli interessi dei cittadini. Come desidererei essere smentito dai fatti!!!
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Nient da aggiungere, niente da togliere a queste sacrosante parole. Aggiungerei soltanto che mi fa paura, più dell'Amministrazione comunale, la rassegnazione della gente: cittadini che si affidano e credono esclusivamente a quello che "consiglia" loro l'avvocato.
Meritiamo questo.

Anonimo ha detto...

solo le case??? ma scherziamo???
questa è la classica posizione di chi non capisce che un paese, una città, un nucleo urbano non è solo una sommatoria indefinita di case. Bisognerebbe solo occuparsi di ricostruire in maniera antisismica case in gran parte disabitate? a che pro? qual è la strategia di fondo che sostiene l'intervento?
l'antisismica è e deve essere solo un aspetto della ricostruzione

ZIO ADOLFO ha detto...

quindi la proposta di "anonimo2" quale sarebbe? qual'è la strategia da adottare per prata?
per inciso, prata è un insediamento estremamente definito, ecco perchè non serve una ripianificazione a menocchè non si voglia costruire un nuovo paese, una nuova entità... ma quella c'è già ...i MAP!

Anonimo ha detto...

la strategia va ragionata...nel senso che bisogna dare delle linee di indirizzo che mirino alla valorizzazione del nostro paese (e qst solo un piano può farlo). Che senso ha ricostruire se poi non c'è nessuno che occupa gli edifici ricostruiti? un esempio di buone pratiche può essere il caso di santo stefano, è vero che santo stefano ha un valore architettonico, urbano e storico maggiore di Prata, è vero che santo stefano aveva le risorse private, ma un buon piano potrebbe essere in grado di attrarre anche quelle..pensiamo!

Anonimo ha detto...

ma chi è questo buontempone che azzarda paragonare santo stefano a prata??mi chiedo dove viva costui per non rendersi conto dello stato di degrado in cui si è invece portato prata..!!!con la precisa volontà di non volerla ricostruire e non perchè non ci siano persone:chi ora abita i map non è forse da considerarsi "persone"???invece di farsi voli pindarici sarebbe più saggio impegnarsi a ripulire prata...

Anonimo ha detto...

il piano di ricostruzione non è soltanto necessario, ma è, anzi, fondamentale. Senza di esso non si saprebbe dove e come ricostruire. Perchè con esso, in pratica, si fissano le regole su cosa e come fare. Per evitare il caos e, soprattutto, i morti in caso di calamità. Non averlo fatto finora è colpa grave. Un delitto nei confronti degli uomini e di Dio. Qualcuno dovrebbe risponderne.

ZIO ADOLFO ha detto...

caro "anonimo2", hai delle opinioni deliranti, quindi mi vuoi dire che senza piano di ricostruzione non ci sono regole e non si saprebbe come ricostruire?
e allora negli altri comuni e all'aquila siamo messi proprio male perchè non sanno quello che stanno facendo senza piani di ricostruzione!
TI PREGO, SALVACI DA TUTTO QUESTO CAOS!

Anonimo ha detto...

Scusate, qualcuno ha degli aggiornamenti sullo stato del piano di ricostruzione di Prata?
Chi si è aggiudicato la gara?
Molti altri comuni del cratere sono già in uno stato avanzato, oggi per esempio è uscita la notizia di Poggio Picenze:
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-poggio-picenze-approvata-prima-fase-piano-ricostruzione/40551-4/
Possibile che dobbiamo sempre essere gli ultimi?Non si può pensare anche per Prata di arrivare ad una giunta di tecnici (meglio un commissario che degli inetti!!!!)
E poi è veramente scandaloso bruciare tutti quei soldi previsti dal bando di gara per un piano di ricostruzione per Prata, frazioni ed il castello (mi sembra che ci sia pure questo)!!!Si poteva pensare di affidarlo ad un consorzio formato da tecnici del posto (a Prata gli ingegneri e gli architetti non mancano) che sicuramente, conoscendo meglio il contesto, avrebbero potuto fare in tempi più brevi un lavoro più proficuo permettendo probabilmente anche di far risparmiare un po' di soldi alla comunità lavorando con tariffe più oneste!!!
Un'ultima cosa, chi siede al consiglio comunale non può richiedere di rendere l'albo pretorio online del comune più trasparente.Le informazioni pubblicate sono minimali, per esempio, contrariamente agli altri comuni, non vengono mai riportati i nominativi di chi riceve i contributi CAS o di riparazione degli edifici.Ovviamente sarebbe stato anche molto comodo ed efficiente avere una sezione del sito dedicata al terremoto (quasi tutti i comuni del cratere l'hanno fatto) ma effettivamente per Prata sarebbe un salto di progresso troppo grande!!!

Anonimo ha detto...

caro zio Adolfo, le mie opinioni, come tutte le opinioni, possono essere condivise o meno, oppure avversate o meno. Ci mancherebbe altro. Ma sempre, in ogni caso, andrebbero "rispettate". Secondo una normale regoletta di buona educazione. Ma non temere, non voglio, nè potrei, farti la paternale. Anche perchè non è questo il punto. Il punto è che il piano di ricostruzione non è una mia opinione, ma un'esigenza precisa della struttura tecnica di missione che, senza di esso, non permette l'esame e il finanziamento dei progetti. Scusami se è poco. Se ci sono paesi che stanno lavorando, sicuramente hanno il loro piano. Sicuramente non lo ha L'Aquila, come dimostra il suo centro storico fantasma, tra i più grandi e belli d'Italia, fermo al palo dopo quasi tre anni, in preda alle intemperie e agli sciacalli. Ma questo è un altro discorso. Tornando a noi, quindi, il piano di ricostruzione è necessario e non averlo fatto finora è un delitto che andrebbe perseguito. Ciò detto possiamo disquisire su "come" andrebbe fatto e, a tal proposito, la perimetrazione adottata, con i suoi ghirigori variopinti e bizzarri, rappresenta la migliore dimostrazione di quanto becera e contorta sia la mentalità con la quale questa amministrazione si muove. Un abbraccio