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PASTICCIO PdR

4.2.07

LA DENUNCIA DI UN TERRITORIO SFIGURATO



Da noi, l’ipocrisia politica è un malcostume acquisito per contagio,
la sua prima manifestazione ha una data ben precisa, i fatti del 1799,
allorché la concezione borghese della proprietà piena e assoluta
si scontrò con la vitale esigenza dei contadini di tenere in vita
le antiche forme di godimento promiscuo della terra.
L’ipocrisia politica del nostro tempo,
ormai ha raggiunto livelli infiniti…
Parliamo del nostro tratturo,
oggetto della mia denuncia.

I TRATTURI
Antiche strade che venivano tracciate dal passaggio delle greggi durante la transumanza, si sono sviluppati per secoli lungo delle rette vie che collegavano l'Appennino Abruzzese con il Tavoliere delle Puglie, L'origine dei tratturi è antichissima, non solo erano posti nelle vicinanze di alcuni insediamenti dell'età del bronzo (vie della lana), ma coincidevano con alcuni tratti di strade romane. La nostra Peltuinum , centro dei Vestini cismontani, era tagliato in due dal tratturo che da Amiternum attraversava l’aquilano montano fino a Castel di Sangro, per proseguire poi nel Molise; e quindi in Puglia, pari a 253 km circa, il più lungo. Su di esso, i romani realizzarono la via Claudia Nova che si allacciava in prossimità di Busutrum alla via Valeria prosecuzione della Tiburtina, percorso che collegava Ostia - Aternum (Pescara), Tirreno e Adriatico, via che fece la fortuna della città, diventata prefettura.

LA TUTELA DEI TRATTURI
Il forum delle associazioni ambientali del Molise, di cui fa parte la sezione regionale WWF Molise, Ha organizzato il 21 Ottobre 2006, una manifestazione culturale per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sull’importanza e la salvaguardia dei Tratturi.
La provincia di Chieti, ha realizzato, un provvedimento inerente la istituzione di un comitato promotore per la realizzazione del Parco Tratturo e per candidare le esigenze ambientali e culturali dei Tratturi della transumanza nelle liste del patrimonio dell’UNESCO. Questo già nel 2005.
I governatori delle quattro regioni interessate, Abruzzo, Molise, Campania e Puglia si sono riuniti per la salvaguardia e la tutela di questo territorio.

LA DENUNCIA
Noi sul nostro Tratturo o attaccato che facciamo, ci realizziamo una CAVA DI BRECCIA, si le cave… tra S.Nicandro
e Barisciano. Tra Barisciano e Castelnuovo. Tra Civitaretenga e Navelli e tra Ofena e Capestrano….
Dai Sindaci, al Presidente della Comunità Montana, dal Presidente del Parco del Gran Sasso che a definito la nuova strada statale 17 uno scempio di sicuro impatto ambientale, alla Presidentessa Provinciale, dai Verdi, al Presidente Regionale
ci dovranno spiegare della loro ipocrisia politica su questo territorio,
come è stato possibilerealizzare queste cave lungo il Tratturo?

DE SANTIS LA MINORANZA







9 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio vero! Continuamo a pensarla in questo modo....
Ma allo stesso tempo, però, lamentiamoci del fatto che il nostro livello di industrializzazione è rimasto,rispetto a quasi tutta italia, agli anni '60(per numero di fabbriche in zone industriali...anzi '70 và) e che a nessun imprenditore gli viene in mente di investire il suo denaro nel "nostro" aquilano....Dubito che i servizi che sarebbero necessari come, ad esempio, il trasporto su gomma (elemento fondamentale per una fabbrica e non solo) si potrebbero avvalere del tratturo come via di scorrimento.
Con tutto il rispetto per una strada che oramai viene sfruttata per seminare orzo e grano e di una Chiesa sperduta nella compagna che si vedra "rovinata" da una strada che le passerà attorno(non si stà smantellando Peltuinum o la Rocchetta di Calascio...), penso sia meglio pensare al fatto che la realizzazione della nuova 17 magari possa rappresentare un'opportunità in più.
Noi siamo prigionieri della nostra storia e, se non ci sarà quel salto di qualità mentale, non ci sara mai sviluppo.
Se poi il problema sono 4 cave allora fate conto che non abbia scritto nulla.....

Anonimo ha detto...

Oh,giovani,avete tirato in ballo la famosa statale 17 ....a ridosso della quale ha ruotato il più o meno modesto sviluppo economico della zona.Si potrebbe presumere che ci si attende un nuovo boom economico stile anni '60 vista l'entità dei lavori in corso: strade parallele alla statale, incroci a quadrifoglio, sottopassaggi ........è chiaro che sarebbero bastate 2-3 rotatorie: una a S.Pio, una a Barisciano ...! Quello della statale, per Prata è un falso problema (e sottolineo falso); una reale prospettiva di sviluppo sarebbe,per es., se si rendesse a doppia corsia e in sicurazza il collegamento con Barisciano,che attraversa il 'desolante' tratturo (ciò mi trova in sintonia con il commento precedente!!) evitando così le 'vomitanti' curve per S.Demetrio che sono un vero fattore penalizzante per il nostro comune !!! Opere del genere presuppongono una certa capacità proggettuale e ralizzativa da parte dell'amministrazione, che va ben oltre la (comunque apprezzabile e degna) sistemazione della viabilità rurale e cura dell'arredo urbano (mi riferisco alla nota positiva dell'illuminazione, anche se forse era già un progetto precedente .....)

un saluto

Anonimo ha detto...

Tutto purchè si migliori giusto???
Sono pienamente daccordo con quello che scrivi; purtroppo il progetto al quale ti riferisci il nostro comune non lo potrebbe realizzare nemmeno se il sindaco organizzasse un premio di poesia al giorno con ingresso a pagamento(50 euro)...
Allo stesso modo, però, questo credo possa essere un'argomento sul quale, chi di dovere, si dovrebbe battere per ottenere un finanziamento..
Riguardo la 17 neanche a me piace come sono stati realizzati i lavori(si sarebbe potuto fare meglio con meno spazio!)ma che vuoi farci...

Ciao bloggerssssss!!

Anonimo ha detto...

Cari amici

per certo il buon DE SANTIS nn è un NOglobal-NOtav-socialforum-greepeace-verdisolecheride-verdiarcobaleno;

per certo le "cave" sono incompatibili con qualsiasi forma di tutela del territorio.

tutela nn vuol dire nn poter far nulla, vuol dire farlo nel rispetto dell'identità.
I D E N T I T A'.
Questa parola suona vuota per voi?

Altro che fabbriche caro Cangini!
Altro ke buki buoni solo a far brillare ordigni inesplosi!

Anonimo ha detto...

...dimenticavo.
Caro Orion, l'argomento strada comunale s.nicandro-vivaio forestale-barisciano, meriterebbe un post a parte.
come lo meriterebbero le "arrotolatrici di gnokki" che hai resuscitato dall'oblio.

Se ci fai la cortesia di mandare una mail a sciiplinati@libero.it, noi ti diamo le chiavi del posto.....

:-)

Anonimo ha detto...

A proposito...
Nella mia risposta al commento di Orion vorrei aggiungere una considerazione che esula un pò dall'argomento principale del post e che quindi giro come consiglio:
le curve di S.Demetrio se fatte con mezzo di trasporto "tradizionale" sono vomitanti, al contrario se percorse con la metà delle ruote risultano divertentissime!!!!!

Anonimo ha detto...

Caro Orion,
lei sa perfettamente che mi trova d'accordo sul fatto che sulla statale 17 sarebbero bastate due rotonde per renderla un pò più sicura e percorribile. Altrettanto perfettamente sa però quanto mi trovi in disaccordo con lei sul fatto che la stessa statale sia per prata un falso problema. Lo scempio fatto sulla statale 17, in nome di non si sa bene cosa (sarei curiosa di vederne un'analisi costi-benefici, sempre ammesso che ne esista una), ci tocca eccome..se la piana di navelli poteva esercitare una minima attrazione turistica per i piccoli gioiellini (sottovalutati) che le ruotano attorno (dalle montagne alle chiese, dai borghi ai campi di zafferano!), la nuova statale eliminerebbe qualsiasi possibilità di sosta. non so lei, ma io faccio fatica a pensare ad un turista che viene da queste parti per godersi un bel panorama su uno svincolo stradale..e con la piana, sfumerebbe anche l'unica possibilità di sviluppo turistico per prata, il suo castello, i suoi reperti archeologici e i suoi campi di zafferano. ma del resto, finchè lei continuerà a pensare che la maggiore attrattiva turistica della zona siano le grotte di stiffe, è quasi inutile parlarne..caro orion, un suggerimento: allarghi gli orizzonti e pensi in grande, ubichi prata in un contesto generale, non si limiti al territorio comunale. vedrà che il suo paesello è toccato da molte più cose di quanto lei non immagini..
un'ultima considerazione sul rapporto vie d'accesso/sviluppo: smettiamola!
smettiamola di pensare che se non ci sono le strade a collegarle con il resto del mondo, le città non si sviluppano.
Perugia è messa peggio di L'Aquila, eppure riesce a far arrivare Santana ad Umbria Jazz, e Santana non fa nemmeno jazz!
E' l'apertura mentale della gente che apre una città al mondo e la fa sviluppare, non le strade!

saluti a tutti
pannina

Anonimo ha detto...

Freeect.... Ben arrivata fra noi sciplinati Pannina, ben detto, adesso aspettiamo un tuo post..
A presto
DE SANTIS LA MINORANZA

P.Cangini ha detto...

Bè ragazzi vista la complessità e l'importanza (nonchè i vostri commenti) che giustamente richiede un discorso del genere, credo si debba fare una distinzione; quantomeno per essere il più chiari possibile.
Si deve distinguere, a mio avviso, il discorso riguardante lo sviluppo del territorio in cui il nostro comune è ubicato, da quello che può riguardare solo ed unicamente Prata.
Nel primo caso la direzione da seguire deve essere quella che porta, e scusate se continuo a ripetermi, ad un livello industriale accettabile o quantomeno che riesca a garantire la domanda lavorativa del posto.
In concreto deve portare alla creazione di nuove fonti occupazionali che diano l'opportunità in primis agli abitanti del posto di trovare lavoro ed, allo stesso modo, a far sì che la zona raggiunga un discreto livello di sviluppo.
Ragionando in quest'ottica il discorso sulla realizzazione di vie di comunicazione adeguate che possano garantire i servizi necessari trova fondamento (ed in questo caso il rapporto vie d'accesso/sviluppo conta...eccome se conta!!).
Questo tipo di ragionamento,però, a noi non credo interessi più di tanto...va da sè che nessuna amministrazione comunale Pratense(si dice così??) può influire su un'idea di sviluppo così vasta...
La cosa cambia,invece, quando il discorso verte su Prata.
Per la natura stessa delle nostre risorse difatti(e questo mi trova in sintonia con il commento di Pannina) si deve lavorare per valorizzare ciò che per noi rappresenta l'unica prospettiva concreta di sviluppo che poi non sono altro che quei piccoli (piccoli?) gioielli da lei elencati per poi inserirli in un contesto più ampio...lavorando magari insieme alle amministrazioni comunali della piana e di campo imperatore.
Ponendo la cosa in questo modo allora sì che la problematica sulle vie di comunicazione diventa secondaria; non mi pare che alle famosissime grotte di stiffe, o alla rocchetta, ci si arrivi grazie ad uno svincolo autostradale creato appositamente per loro, anzi una volta usciti da l'aquila i numerosi pulmann(!!) ci arrivano percorrendo tratti di strada sufficientemente "vomitanti"!!
Per far sì che queste parole non rimangano tali,però, c'è bisogno di un'impegno generale che riesca a coinvolgere tutti, dal sindaco all'ultimo stronzo residente(oops scusate..) altrimenti tra 10 anni staremo ancora quì a discutere su quello che si sarebbe potuto fare ma che non si è mai fatto!

A proposito...
qualcuno è in grado di spiegarci (magari articolando la discussione in uno specifico post) per quale motivo non si parla più del castello???
eppure voci di corridoio davano già un progetto avviato alla realizzazione...
come mai tutto è svanito nel nulla??(tra l'altro tra il disinteresse totale!!!)
Desantis illuminaci....

Salutiamo.