L’ARTE DI BUTTARE
Vetro, carta, plastica, avanzi. Separati
in casa. Dal 1997, quando il governo
annunciò: con la raccolta differenziata,
discariche ridotte al minimo entro il 2003.
Ma Queste megapattumiere raccolgono
ancora l’80 per cento dei rifiuti urbani.
E il cittadino chiede spiegazioni.
Il decreto Ronchi, ha detto che la via per
un paese più pulito, e meno sprecone,
parte da quei quattro o cinque sacchi di
diverso colore allineati sotto il lavandino
di cucina. I cittadini insomma dopo tanti
sforzi vogliono sapere, le circa 900
discariche che ammorbavano il territorio
nel 97 sono davvero ridotte al lumicino
come la legge prevedeva e se l’arte di
buttare meglio equivale o no a quella di
pagare meno. Buttiamo sempre di più
dai 25 milioni di tonnellate di rifiuti
urbani nel 95, ai 33 milioni del 2005…
Ma dove va a finire questo fiume di
Sporcizia? Il circolo vizioso del
Riciclaggio ne accoglie il 14 %,
il 10 % viene trasformato in energia
e il 72 % finisce a marcire nelle
657 DISCARICHE.
Non era esattamente questa la previsione
del decreto.
Una delle verità è che al NORD Italia
i sacchi di diverso colore e contenuto la
fanno ormai la parte del bidone ( in certi
comuni si arriva al 78 % sul totale dei
rifiuti). Al Centro Italia 11,4 % al
Sud Italia quasi non esiste appena 2,4 %.
La gia precaria ecosensibilità degli Italiani
va incoraggiata. Niente ostacoli alla buona
volontà. Massima comodità nei servizi.
Non è un caso che www.rifiutinforma.it
sito gestito da esperti del settore, indichi
tra le chiavi del successo della raccolta
differenziata la “ristrutturazione del
servizio e la comodità di conferimento”.
Molti comuni non riescono o non
vogliono affrontare spese iniziali per
disporre cassonetti adeguati, assicurare
una raccolta puntuale, raccolta porta a
porta, informare correttamente gli utenti
sul perché e per come valga la pena fare
un po’ di fatica in più visto che il decreto
Ronchi indica l’introduzione della tariffa
rifiuti ( si paga a seconda di quel che si
butta ) al posto della classica tassa calcolata
in base ai metri quadri dell’abitazione.
Prossimamente daremo sempre più
Informazioni sul problema.
De Santis ex minoranza
in casa. Dal 1997, quando il governo
annunciò: con la raccolta differenziata,
discariche ridotte al minimo entro il 2003.
Ma Queste megapattumiere raccolgono
ancora l’80 per cento dei rifiuti urbani.
E il cittadino chiede spiegazioni.
Il decreto Ronchi, ha detto che la via per
un paese più pulito, e meno sprecone,
parte da quei quattro o cinque sacchi di
diverso colore allineati sotto il lavandino
di cucina. I cittadini insomma dopo tanti
sforzi vogliono sapere, le circa 900
discariche che ammorbavano il territorio
nel 97 sono davvero ridotte al lumicino
come la legge prevedeva e se l’arte di
buttare meglio equivale o no a quella di
pagare meno. Buttiamo sempre di più
dai 25 milioni di tonnellate di rifiuti
urbani nel 95, ai 33 milioni del 2005…
Ma dove va a finire questo fiume di
Sporcizia? Il circolo vizioso del
Riciclaggio ne accoglie il 14 %,
il 10 % viene trasformato in energia
e il 72 % finisce a marcire nelle
657 DISCARICHE.
Non era esattamente questa la previsione
del decreto.
Una delle verità è che al NORD Italia
i sacchi di diverso colore e contenuto la
fanno ormai la parte del bidone ( in certi
comuni si arriva al 78 % sul totale dei
rifiuti). Al Centro Italia 11,4 % al
Sud Italia quasi non esiste appena 2,4 %.
La gia precaria ecosensibilità degli Italiani
va incoraggiata. Niente ostacoli alla buona
volontà. Massima comodità nei servizi.
Non è un caso che www.rifiutinforma.it
sito gestito da esperti del settore, indichi
tra le chiavi del successo della raccolta
differenziata la “ristrutturazione del
servizio e la comodità di conferimento”.
Molti comuni non riescono o non
vogliono affrontare spese iniziali per
disporre cassonetti adeguati, assicurare
una raccolta puntuale, raccolta porta a
porta, informare correttamente gli utenti
sul perché e per come valga la pena fare
un po’ di fatica in più visto che il decreto
Ronchi indica l’introduzione della tariffa
rifiuti ( si paga a seconda di quel che si
butta ) al posto della classica tassa calcolata
in base ai metri quadri dell’abitazione.
Prossimamente daremo sempre più
Informazioni sul problema.
De Santis ex minoranza
1 commento:
bella storia quella della raccolta differenziata!!
grave problematica!
sapete dirmi se nel nostro comune quella poca che si fà va a buon fine o l'immondizia raccolta in maniera differenziata alla fine viene "buttata" nella stessa discarica(cosa che succede in tanti comuni)???
eppoi la famosa proposta del container per le piccole quantità di "sterro" è stata mai presentata al consiglio??
ragazzi rompiamo le palle e nn tanto per il gusto di romperle ma per far capire a quei pochi interessati che tenere al paese nn vuol dire piantare alberelli e assicurarsi che questi crescano, ma bensì portare avanti proposte concrete che abbiano come scopo quello di migliorare la qualità della vità di noi residenti e salvaguardare l'ambiente che circonda il nostro piccolo comune!!!!
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