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PASTICCIO PdR

7.12.08

CHI NN RICICLA PAGA

Quasi scocciato, o forse arreso, mi ritrovo a parlar di nuovo del problema RSU. Quanto emerso nell’ultimo Consiglio Comunale purtroppo è la manifestazione concreta ed ineccepibile di un pasticcio gestionale.
Alla vigilia delle scorse amministrative, il buon De Santis ( che nostalgia di quella minoranza canaglia….e tu “primatu” ritorna tra noi) si prodigò per avere numeri reali sulla gestione RSU.
Dall’analisi dei conti era già allora evidente uno stato da bancarotta; il costo del servizio superava l’ammontare della TARSU. L’origine di tutto ciò va ricercata nella chiusura impostaci della vecchia discarica di Vadarce; è da quel momento che il servizio RSU è entrato in dissesto irreversibile; prima noi non si pagava per smaltire; ora si paga a peso e salato.
Evidentemente l’abolizione dell’ici ed il conseguente (presunto) mancato gettito nelle casse comunali, nulla ci azzecca con questo problema. C’è una tassa (TARSU); c’è un servizio (RSU); la tassa è imposta per coprire il servizio; se questo costa di più di quanto incassato, due cose si possono fare per ripianare i conti:
- aumentare il gettito;
- ottimizzare il servizio.

La prima soluzione, quella adottata dall’attuale Amministrazione è senza dubbio la via più praticata in assoluto in Italia. Qualcuno potrebbe obbiettare che non si tratta propriamente di un aumento della TARSU ma di accertamenti dei singoli ruoli. Non ci prendiamo per i fondelli; le bollette le ha sempre mandate il Comune ed i paesani onesti le hanno pagate; prima andava bene, adesso che rischiamo la fine di Napoli servono più soldi e allora vai di accertamento.
Accertamenti ICI prima, accertamenti TARSU ora. Il bilancio è in rosso, l’esattore è pronto.
Forse ( vive nel tormento chi soffre la coscienza ) quei d i e c i m i l a e u r o spesi per la kermesse di presentazione del libro su Peltuinum costato trenta erano inopportuni; come un mendicante che acquista gioielli e griff alla moda per una serata di gala. Bastavano invece per intraprendere percorsi diversi, non dell’ostentazione e dell’apparenza ma della virtù.

In un mondo diverso, (maledetti sognatori) si poteva per tempo agire ottimizzando il servizio; fare rotta verso una gestione più sostenibile ed equa. Si poteva ridurre il costo principale di smaltimento tramite la RACCOLTA DIFFERENZIATA ( portarla dal 6% attuale al 50% vuol dire dimezzare l’addebito); si poteva ( chi sogna troppo rischia l’emicrania ) mettere in soffitta l’attuale sistema di calcolo della TARSU, obsoleto, difficile, iniquo; passando dai metri quadrati al PESO effettivo dei rifiuti prodotti. Ovvio che tutto ciò sarebbe costato molto impegno; sai che bel da fare per gli amministratori mettere su un sistema di raccolta porta a porta?; molto più facile delegare ad una società all’uopo accertamenti esattoriali e dedicarsi al prossimo happening.

2 commenti:

P.Cangini ha detto...

Giustissimo pj!Tutto ciò non è altro che l'ennesimo (subdolo) inganno usato per far cassa con la differenza che stavolta purtroppo c'è l'alibi dell'accertamento dovuto per legge...
Questo modo di amministrare mi ricorda i governi del mortadella: imposte (mascherate o meno) come unica fonte di reddito.
L'abolizione dell'ici ha sicuramente rappresentato un problema specie per i comuni come il nostro ma, con la devolution alle porte, questo è solo l'inizio e questo modo di amministrare non ha alcun tipo di relazione con quello che c'aspetta.
Produrrà solo catastrofi portando il comune alla bancarotta!
Ma quant'è che manca?????
Ps. tutti quei soldi spesi prima per realizzare e poi per presentare un libro non hanno nulla a che vedere con le possibilità del nostro povero(in tutti i sensi) comune..Ciò mi fa essere molto ma molto scettico sull'effettivo scopo di questa operazione.
Al salut!

PJ ha detto...

Esattissimissimo:

"Tutto ciò non è altro che l'ennesimo (subdolo) inganno usato per far cassa con la differenza che stavolta purtroppo c'è l'alibi dell'accertamento dovuto per legge".

Sempre sveglio il Cangini.
Salutiamoci.