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PASTICCIO PdR

15.6.09

Manifestazioni, Decreti, Ordinanze

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Mentre qualcuno sta trasformando il terremoto in una specie di vertenza sindacale, con tanto di manifestazione a Roma, domani alla camera dei Deputati verranno votati gli emendamenti al Decreto Abruzzo; occasione ultima per cambiare il testo.
Ma statene certi, l'approvazione del D.L non risolverà tutte le questioni in ballo, demandando l'indefinito alle ordinanza attuative.
A guardar bene oggi la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un comunicato stampa che vale quanto un decreto; leggendolo, ci si accorge che finirà come doveva finire:

  • soldi per la prima casa al 100%;
  • soldi pure per le altre case, ma solo nei centri storici, con il concorso di spesa da parte dei proprietari, in funzione della loro condizione economica.
Amen, un vento di sensatezza.

4 commenti:

Orion ha detto...

Peccato che Non vengono mai mensionati i tempi per l'erogazione alle imprese del contributo del 100% per i lavori (categ. B e C): l'unica data certa è entro 23 anni!!! Tu ce la vedi un'impresa edile a Prata che ti stima 25-30000 euro di lavori e poi ti dice: tranquillo li faccio e poi aspetto che mi paga il comune ???? Peccato che nella definizione di prima casa abbiano introdotto il vincolo di proprietà oltre che residenza; quindi se uno è residente in una casa di cui è proprietario per es. un suo famigliare, Non ha diritto al contributo: zero euro!! Peccato che il contributo sulla seconda casa non sia cumulabile con quello sulla prima: o l'uno o l'altro ...Giovane, altro che vertenza sindacale qui c'è da vergognarsi ......altro che amen ...
ciao bello/i/e ...

PJ ha detto...

Caro Orion.....pure tu cascato in preda alle “cupe vampe”.
Scusa un po' “bello” (si fa per dire!), ma tu le due ordinanze te le sei lette?

Ordinanza 3779 (categorie B+C)
-- all'articolo 4 comma 1 c'è scritto che: il Sindaco provvede all'erogazione del 75% del contributo in tre rate sulla base dello stato di avanzamento dei lavori. Il 25% residuo verrà concesso entro 30 giorni dalla comunicazione di conclusione dei lavori. Mannaggia a te e a Di Pietro. Entrambi dovreste tornare a scuola. (senza offesa per te. Per Di Pietro invece si) Altro che 23 anni. Se ti pago con strati di avanzamento vuol dire che ti pago prima che finisci. Le imprese possono lavorare tranquille perché a differenza di qualche paesano insolvente, il Comune pagherà.
-- Il contributo per le abitazioni principali è comunque del 100% (e lo sarà anche per la costruzione degli immobili classificati E). Non esistono definizioni diverse di prima casa; ne esiste una sola, sancita per motivi fiscali dall'art. 8 del D.L. n.505 del 1992: “PER ABITAZIONE PRINCIPALE SI INTENDE QUELLA NELLA QUALE IL CONTRIBUENTE, CHE LA POSSIEDE A TITOLO DI PROPRIETÀ, USUFRUTTO O ALTRO DIRITTO REALE, E I SUOI FAMILIARI, DIMORANO ABITUALMENTE.”. Se qualcuno ha speso dei soldi per sistemarsi in una casa che non è di sua proprietà è stato ingenuo e della sua avventatezza non può incolpare lo Stato.
-- Perché lo stato dovrebbe darti i soldi per sistemare più case? Lo Stato ha solo il dovere di toglierti dalla strada. Siamo mica la Repubblica delle banane. Tu avevi pensato d'investire nel mattone, bene, redditizio e sicuro. Peccato che c'è il terremoto, ed è arrivato. Ed a questo non avevi pensato. Adesso che vuoi? Chi investe in borsa mica chiede il ristoro se le sue azioni diventano carta straccia. Il principio è limpido e l'ordinanza lo segue fino in fondo, le seconde case si attenderanno 23 anni (fosse per me, anche 100):
all'articolo 1 comma 4 si legge che il contributo è cumulabile con quello ricevuto per la prima casa solo se l'immobile è adibito ad attività diversa dall'abitazione, cioè ad attività professionale o d'impresa.

Orion non capisco, cosa c'è da vergognarsi?
Per vivere ti basta una casa. La tua. Se ne possiedi una, avrai il dovuto.
In Stato d'emergenza, il resto è superfluo. Lo Stato, e con molta difficoltà, accetterà di transigere a questo principio solo per i Centri Storici.

P.Cangini ha detto...

Non è giusto secondo me criticare a prescindere il progetto di ricostruzione e lo sforzo economico a cui lo Stato sarà chiamato e sono d'accordo con pj quando dice che il terremoto è arrivato non ci si può fare nulla, come anche le seconde case: di fronte ad una emergenza del genere è giusto che passino in secondo piano e vanno benissimo anche 23 per metterle a posto!
E' altrettanto sbagliato,però, dare per scontato quello che è scritto sul decreto, perché si sono solo messo per iscritto le chiacchere...
In umbria ci sono stati casi di imprese FALLITE in attesa dei pagamenti da parte dello Stato eppoi una cosa è difficilmente comprensibile: al comma 5 dell'art. 3 si dà facoltà al cittadino che debba riparare L'ABITAZIONE PRINCIPALE di chiedere un finanziamento a tasso agevolato......Perché dovrei ricorrere ad un finanziamento se mi viene riconosciuta l'intera somma necesseria per la riparazione???
Aspettiamo l'inizio dei lavori quindi e sopratutto aspettiamo che chi li eseguirà abbia il dovuto, solo allora tireremo le conclusioni.
Finora la risposta dello Stato è stata esemplare ma i fatti (inizio lavori e finanziamenti) sono ben altra cosa.

Anonimo ha detto...

fatta la legge,scoperto l'inganno.qui resteremo tutti a bocca asciutta.ma le tasse che paghiamo(una cui percentuale e'destinata alle calamita'naturali)qualcuno sa dirmi dove va a finire?