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PASTICCIO PdR

12.2.08

IPOTESI FOTOVOLTAICO DA 3KW a PRATA


Come richiesto da alcuni amici illustriamo anche l’ipotesi di un impianto fotovoltaico di circa 3kw, cioè di dimensioni ideali per una qualsiasi famiglia pratense.
Ipotizziamo venga realizzato su uno dei tanti tetti del nostro paese che guada caso sono orientati perfettamente a sud e con inclinazione ottimale compresa tra 20-30° nonchè privo di zone ombreggiate.
I conti che seguono sono stati tratti da uno dei tanti simulatori disponibili in rete: potete facilmente reperirli facendo una ricerca, oppure servitevi di Myenergy; il loro simulatore lo trovate qui.
Premesso che i numeri sono approssimati per difetto in una visione pessimistica non tenendo conto ne dell'aumento vertiginoso dell’energia a cui siamo destinati ne delle migliori tariffe incentivanti ottenibili tramite opportuni interventi previsti dalla legge. (vedi integrazione architettonica ed interventi di risparmio energetico congiunti).
Per il nostro territorio, ipotizzato che la nostra famiglia consumi all’anno 4000 kwh, avremo che:

POTENZA RIPRODUCIBILE x ogni kw istallato = 1566 kwh annuali
POTENZA ISTALLATA = 2.97 kw
PRODUCIBILITA’ LORDA = 2.97x 1566 = 4651 kwh

Tenedo conto delle inevitabili perdite di energia dovute a fenomini di trasmissione ed ad altri fattori negativi (-20%), avremo:

PRODUCIBILITA’ NETTA = 3721 kwh

Nell’ipotesi di utilizzare per il nostro impianto pannelli isofoton da 165 w ne occorreranno 18 per una superficie netta di mtq 23.76 ed un investimento iniziale di euro 21000.
(tutto incluso e con un prezzo largo. Si trova facilmente a meno)
Facendo due conticini avremo:

TARIFFA INCENTIVANTE = 0.44 euro per ogni kwh prodotto
RICAVI CONTO ENERGIA ANNUALE = 1637 euro
RISPARMIO ANNUALE SULLA BOLLETTA ENEL = 670 euro

Come ben evidenziato dal grafico seguente avremo un rientro dell’investimento a partire dal 10 anno di vita dell’impianto per giungere al 20 anno con un saldo positivo di quasi 25000 euro.
C’è da aggiungere che dopo il ventesimo anno di vita, pur cessando gli incentivi del conto energia e la producibilità dell’impianto ridotta al 80%, si continua a produrre corrente e quindi a risparmiare soldi sulla bolletta.

Inoltre, da tempo le Banche hanno messo a punto una linea di finanziamento specifica per il fotovoltaico che ci permette di realizzare l’impianto senza tirar fuori un solo euro.
Nel nostro caso specifico volendo finanziare l’intero costo iniziale (21000 euro) con un mutuo di 15 anni al tasso del 5.50% avremo che:

RATA FINANZIAMENTO ANNUALE = 2166 euro
BENEFICIO ANNUO = 2307 euro
SALDO = +191 euro
Nel grafico seguente è riportato l’andamento finanziario d’investimento nell’ipotesi di mutuo.

Tutto ciò, a differenze dell'eolico, è vero ed inconfutabile, senza il bisogno di indagini preliminari.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pjone ...ma ti sembra un affare questo ??? Investire 20000 euro per raddoppiare il capitate dopo 20 anni,conviene metterli alla posta come buoni fruttiferi o investire in qualche titolo vincolato (anche Bot ecc...) potrebbe rendere anche di più!! E poi dopo 20 anni senza incentivi,bene che vada i pannelli rendono 4-500 euro all'anno cioè 40 euro al mese: i solti per fumare ....I 'compari' dell'eolico spendendo la stessa cifra a testa (sono 4) dopo 15 anni, oltre al rientro dell'investimmento si garantirebbero una rendita di 400-600 euro al mese (perciò l'ho chiamata pensione integrativa)! è un pò diverso, poco,poco ....anche se è vero che il rischio c'è, ma anche un obiettivo più ambizioso e poi si va a tappe: se dopo 6 anni non dovessero essere soddisfatti rinuncerebbero ad aumentare la potenza!
Ciao ....

PJ ha detto...

Caro Orion
io qualke terreno lo possiedo. Se qualcuno mi garantisce il vento, vendo la mia golf e compro una pala pure domani....
A.A.A. anemometro cercasi disperatamente....

nell'incertezza e nella necessità di dover rifare un tetto, opto per il fotovoltaico.
nn sarei così lapidario. a parte le questioni etiche (riduzione emissioni etc etc) considerando ke puoi finanziare l'intero importo, si tratta solo di iniziare a pensare i tetti secondo nuovi principiì. se continuiamo a vedere il problema energia come un business e nn come una emergenza ambientale, riskiamo di ritrovarci nei guai.
Personalmente sogno un paese energeticamente autosufficiente, con tanti piccoli impianti, uno per famiglia, e nn con grandi investitori ke continuano a speculare su qualsiasi tema purkè redditizio.
in questo devo dire che il conto energia nn mi piace affatto: favorisce i grandi capitali, le grandi quantità, il business.